Risanamenti consrvativi
Caratteristica essenziale di questo tipo di interventi è che essi mirano alla conservazione del manufatto edilizio, spesso di valore storico o artistico, adeguandolo alle esigenze funzionali di un uso contemporaneo.
La definizione distingue due tipi di interventi. Quelli di restauro sono mirati al recupero, conservazione e valorizzazione di edifici con particolare riferimento al loro valore storico, architettonico ed ambientale.
E’ ammesso anche l’utilizzo di materiali e tecnologie diversi da quelli originali usati per la costruzione dell’edificio, purchè non contrastino con il suo carattere complessivo.
Ecco elencati alcuni degli interventi che rientrano in questa categoria:
– realizzazione di un bagno in un vecchio edificio che ne è sprovvisto, al fine di renderlo agibile;
– cambio di destinazione d’uso, purchè non sia in contrasto con le caratteristiche tipologiche dell’edificio e sia consentito dalla disciplina urbanistica vigente;
– ripristino, sostituzione e integrazione delle finiture, interne ed esterne, anche con materiali diversi da quelli originari, purchè congruenti con le caratteristiche dell’edificio, e con particolare attenzione agli elementi di pregio, se presenti;
– ripristino e consolidamento di elementi strutturali, anche con la loro parziale sostituzione se esistono parti crollate;
– modifiche planimetriche anche mediante accorpamenti o frazionamenti di unità immobiliari, purchè non alterino l’assetto complessivo dell’’edificio e in particolare le parti comuni;
– realizzazione ed integrazione di impianti tecnologici e di servizi igienico – sanitari.
eliminazione di superfetazioni.